Uno degli scopi principali dallo studio è quello di comprendere e memorizzare concetti e informazioni. Tale capacità è permessa dai tre meccanismi accennati nel titolo di questo post che corrispondono alla parte finale del metodo di studio presentato precedentemente (PQ4R).
Riflettere: studiare in modo efficace significa non solo prestare attenzione a quello che leggiamo, ma cercare di comprenderlo. Comprendere significa far proprie le informazioni che troviamo, agganciarle a quelle che abbiamo già, creare dei collegamenti con quello che già sappiamo o abbiamo studiato. Questo infatti ci permette di memorizzare con più facilità le informazioni nuove.
Ripetere: a volte - raramente nelle materie più tecnico scientifiche - studiare qualcosa significa anche imparare a esporla. Per questo motivo è fondamentale per chi voglia studiare bene ripetere ad alta voce (che non significa urlare, ma parlare normalmente) in modo tale da esercitarsi per fare una buona esposizione. Inoltre, ripetere ci permette anche di "autoascoltarci" e capire meglio quali sono i punti in cui incespichiamo. In genere un'incertezza nelle parole riflette un'incertezza nei pensieri, quindi se notate che mentre ripetete qualcosa vi bloccate o usate troppi giri di parole, probabilmente significa che quell'argomento non vi è molto chiaro e andrebbe studiato meglio. Infine, ripetere significa ripassare più volte delle informazioni nella nostra mente, ovvero aumentare le loro "tracce" nella nostra memoria. Più tracce ci sono, più i ricordi vengono fissati. La spiegazione è molto semplificata (magari più avanti la approfondiremo) ma per ora può essere utile a capire l'importanza della ripetizione.
Rivedere: questo punto è particolarmente importante per lo studio universitario in cui spesso bisogna preparare un esame in diversi mesi e diventa fondamentale riuscire a mantenere fresche le informazioni nel tempo. La questione è che più tempo passa dall'ultima ripetizione più è probabile che dimentichiamo quello che abbiamo precedentemente ripetuto. Concretamente significa che, anche se ripetiamo bene qualcosa e abbiamo la sensazione di averla compresa e memorizzata per bene, con buone probabilità, dopo un mese questa bella sensazione svanisce. Quindi la ripetizione va fatta anche nel tempo, a distanza di qualche giorno.
Così abbiamo concluso la presentazione del PQ4R, uno dei metodi di studio che possono essere utilizzati per preparare un esame, un'interrogazione, o semplicemente per prepararsi in maniera costante e approfondita su un argomento di proprio interesse. E' importante precisare che quello che abbiamo detto finora è qualcosa di abbastanza generale e che di conseguenza deve essere personalizzato a seconda delle esigenze di ciascuno. Ecco perché dal prossimo post in poi si parlerà non tanto di metodi, quanto di strategie o tecniche specifiche per migliorare il proprio metodo di studio.
Buono studio!
Riflettere: studiare in modo efficace significa non solo prestare attenzione a quello che leggiamo, ma cercare di comprenderlo. Comprendere significa far proprie le informazioni che troviamo, agganciarle a quelle che abbiamo già, creare dei collegamenti con quello che già sappiamo o abbiamo studiato. Questo infatti ci permette di memorizzare con più facilità le informazioni nuove.
Ripetere: a volte - raramente nelle materie più tecnico scientifiche - studiare qualcosa significa anche imparare a esporla. Per questo motivo è fondamentale per chi voglia studiare bene ripetere ad alta voce (che non significa urlare, ma parlare normalmente) in modo tale da esercitarsi per fare una buona esposizione. Inoltre, ripetere ci permette anche di "autoascoltarci" e capire meglio quali sono i punti in cui incespichiamo. In genere un'incertezza nelle parole riflette un'incertezza nei pensieri, quindi se notate che mentre ripetete qualcosa vi bloccate o usate troppi giri di parole, probabilmente significa che quell'argomento non vi è molto chiaro e andrebbe studiato meglio. Infine, ripetere significa ripassare più volte delle informazioni nella nostra mente, ovvero aumentare le loro "tracce" nella nostra memoria. Più tracce ci sono, più i ricordi vengono fissati. La spiegazione è molto semplificata (magari più avanti la approfondiremo) ma per ora può essere utile a capire l'importanza della ripetizione.
Rivedere: questo punto è particolarmente importante per lo studio universitario in cui spesso bisogna preparare un esame in diversi mesi e diventa fondamentale riuscire a mantenere fresche le informazioni nel tempo. La questione è che più tempo passa dall'ultima ripetizione più è probabile che dimentichiamo quello che abbiamo precedentemente ripetuto. Concretamente significa che, anche se ripetiamo bene qualcosa e abbiamo la sensazione di averla compresa e memorizzata per bene, con buone probabilità, dopo un mese questa bella sensazione svanisce. Quindi la ripetizione va fatta anche nel tempo, a distanza di qualche giorno.
Così abbiamo concluso la presentazione del PQ4R, uno dei metodi di studio che possono essere utilizzati per preparare un esame, un'interrogazione, o semplicemente per prepararsi in maniera costante e approfondita su un argomento di proprio interesse. E' importante precisare che quello che abbiamo detto finora è qualcosa di abbastanza generale e che di conseguenza deve essere personalizzato a seconda delle esigenze di ciascuno. Ecco perché dal prossimo post in poi si parlerà non tanto di metodi, quanto di strategie o tecniche specifiche per migliorare il proprio metodo di studio.
Buono studio!